In una città che vuole essere sempre più green uno dei primi problemi da affrontare è quello di rafforzare una mobilità centrata sul Trasporto Pubblico Locale attraverso.
Spostarsi con i mezzi pubblici non solo aiuta l’ambiente, ma migliora la vita dei cittadini e delle cittadine.
Ecco quello che per noi si dovrebbe iniziare a fare:
– un nuovo modello di governance della società pubblica più orientata alla valorizzazione del trasporto pubblico,
– una politica di gratuità del servizio per i giovani, gli universitari, gli studenti delle scuole,
– una politica di marketing che dia valore all’uso del mezzo pubblico,
– la riqualificazione e modernizzazione delle pensiline (ormai in degrado) sostituite da fermate smart accoglienti, riparate, illuminate, con chiare indicazioni sui percorsi e sui tempi di arrivo,
– un nuovo sistema di comunicazione che comprenda una rivisitazione del sito, i canali social, le app, le lettere ai cittadini,
– l’aumento delle corse urbane e l’integrazione con sistemi di scambio con i parcheggi, le bici, le metropolitane di superficie, i terminal del trasporto extraurbano
– nuove fermate della metropolitana di superficie nei luoghi strategici, oltre alla prevista fermata presso il futuro ospedale e alla sede di Unimc a Vallebona.
Correre, andare a piedi e in bicicletta immersi nel verde
Abbiamo idee anche per chi ama camminare, correre e andare in bicicletta
Costruire la Rete ciclabile con la necessaria infrastruttura di servizi a supporto (colonnine elettriche, rastrelliere, rete di Bike sharing o monopattino elettrici sul modello di Mobike, ecc.) e una politica culturale di incentivazione all’uso della bicicletta fin dalla scuola.
Completare l’Anello Verde di 32 km intorno alla città con l’ampliamento dei percorsi verdi urbani e la realizzazione di aree attrezzate, con un modello di gestione integrato con le associazioni per la custodia e la valorizzazione.
Sviluppare la rete dei Parchi Urbani come:
il Parco Archeologico, dando seguito al progetto già sviluppato nell’ambito del Distretto Culturale Evoluto,
il Parco delle Fonti, attraverso il recupero delle fonti antiche,
il Parco di Fontescodella, ampliandolo nell’area oltre il Palazzetto dello sport con nuove piantumazioni, frutteto urbano e percorsi benessere.
Ampliare le aree pedonali a partire dalla ZTL del centro storico e rafforzare con un arredo urbano che favorisca la socialità sicura: verde urbano, panchine, luci, servizi.
Recuperare e riqualificare gli spazi urbani
Fermiamo il consumo del suolo e diamo nuova vita agli spazi abbandonati e in disuso, così avremo una città più bella e sicura.
Ricostruire gli edifici danneggiati dal sisma e Rigenerare gli spazi urbani dismessi o in disuso:
priorità alla ristrutturazione dell’Auditorium San Paolo, centro essenziale di attività accademiche e culturali in centro storico;
destinare i nuovi spazi nel piano più basso della exUpim, ora di proprietà comunale, a deposito attrezzato e visitabile per la conservazione dei beni culturali pubblici e privati;
promuovere la riqualificazione dell’ex cinema Corso come contenitore polivalente nel centro storico per esposizioni, mercato, convegnistica, ecc.;
promuovere la riqualificazione dell’ex cinema Tiffany e ex INAM come spazi a servizio dell’Università;
riqualificare l’ex scuola dei Sibillini come spazio a servizio dell’Accademia di Belle Arti;
riqualificare l’ex Distretto Sanitario in via Dei Velini come centro culturale polivalente e ludoteca da destinare alle associazioni giovanili;
riqualificare le piazze in centro e in periferia come luoghi di incontro, in particolare piazza della Libertà e le piazze delle frazioni con la realizzazione di spazi teatrali all’aperto, luoghi di socialità, aree attrezzate;
avviare un processo di riqualificazione, senza consumo di territorio, attraverso l’istituzione di concorsi di idee con criteri di sostenibilità e efficientamento energetico;
investire su nuovi modelli di edilizia scolastica centrata sull’educazione all’aperto, le aule verdi, (outdoor education) e sulla progettazione partecipata, necessaria nella fase post covid per la sicurezza ambientale e una didattica di qualità.
Educare all’ambiente
Investire sulla cultura green dai più piccoli, alle famiglie, ai giovani, agli universitari, attraverso la forte valorizzazione del CEA Centro di Educazione Ambientale per promuovere progetti di educazione ambientale, gestione degli orti scolastici e degli orti urbani, progetti di frutteti urbani e orti familiari, educazione alla cura del verde urbano e domestico, cultura dell’economia circolare, progettazione partecipata per la costruzione della città-giardino, censimento del patrimonio arboreo della città e investimenti per aumentare le piantumazioni di specie arboree, la conoscenza e la cura.
Ampliare gli Orti Urbani, gli Orti Scolastici, i Giardini Urbani individuando nuove zone per la loro realizzazione.
Potenziare il Centro del Riuso come polo dell’economia circolare per tutto il territorio provinciale: polo di servizi – recupero dei beni, offerta di servizi di riparazione, sinergia con le nuove imprese ecologiche e polo per la formazione e l’educazione con le scuole.
Guidare e sviluppare la realizzazione del BioDistretto, come opportunità di sviluppo innovativo tra area urbane e aree rurali attraverso le politiche di investimento della Regione Marche.
Dare continuità e intensificare le MenseVerdiBio, il nostro sistema d’eccellenza – pluripremiato a livello nazionale – della ristorazione scolastica fondato sul biologico totale, la filiera corta, il personale pubblico, l’educazione alimentare, la par-tecipazione dei genitori.
Procedere verso la Raccolta Differenziata Puntuale per garantire un aumento della differenziata, limitare i rischi di regresso e rafforzare le politiche antispreco e di economia circolare.
Nominare in giunta l’Assessorato alla città sostenibile con ampie deleghe sulla pianificazione urbanistica sostenibile, sull’ambiente, su un progetto di città-giardino, sulla mobilità, sulla rigenerazione degli spazi urbani, sull’edilizia scolastica sostenibile.
Cultura come cura e welfare
Sostenere il Terzo settore culturale delle associazioni della città per promuovere il benessere di una cittadinanza attiva nella creatività e nella produzione culturale ricca, diffusa e plurale:
disponibilità gratuita degli spazi della città quali: Auditorium, sale della Biblioteca Mozzi Borgetti, teatri della città, piazze e cortili, Galleria Antichi Forni, Gran Sala dello Sferisterio;
stanziamento in bilancio di 100.000 euro l’anno da destinare a un bando di sostegno alla creatività del volontariato culturale che favorisca la progettualità culturale diffusa sul territorio, le relazioni intergenerazionali e la capacità di fare rete tra le diverse realtà associative;
i sistemi di sicurezza per le attività culturali devono essere a carico del Comune, dalla sicurezza antincendio a quella antiterrorismo a quella sanitaria e non gravare sulle associazioni che organizzano attività culturali;
trasformare piazza della Libertà, spostando in altra zona del centro il mercato, in modo da poterla allestire con degli arredi urbani permanenti e altri ispirati alla stagionalità, dando spazio a progetti specifici che facciano di quello spazio un continuo laboratorio creativo in grado di favorire la voglia di vivere il centro;
realizzare spazi all’aperto di aggregazione, in ogni quartiere, da utilizzare anche per performance e spettacoli dal vivo,, in modo da offrire a tutti esperienze di conoscenza, di cultura, di divertimento, superando barriere culturali, generazionali, linguistiche, riducendo distanze, disuguaglianze, aggressività e i conflitti.
Cultura come economia e sviluppo
Dare continuità al progetto di Macerata Città Creativa Unesco, un percorso fatto in collaborazione con l’Università di Macerata e che deve essere completato: può portare risorse e benefici in relazione al rafforzamento della vocazione culturale della città quanto a produ-zione nei campi delle Media Arts in sinergia con l’Accademia delle Belle Arti.
Investire sul Macerata Opera Festival come grande fabbrica della cultura che cresce in autonomia gestionale attraverso la trasformazione da associazione a Fondazione di Partecipazione, rafforzando la capacità di impresa e di governance del sistema di spettacolo dal vivo dell’Arena Sferisterio in sinergia con le altre realtà del territorio, attraverso anche la valorizzazione e gestione del bene culturale più significativo della città.
Rafforzare l’Istituzione Macerata Cultura, l’istituzione pubblica maceratese che si occupa della rete di Macerata Musei e della gestione della biblioteca, con un nuovo statuto che garantisca la personalità giuridica, l’autonomia gestionale, un proprio direttore amministrativo e scientifico (nominato con un bando pubblico per competenze di management culturale) e proprio personale, con chiare e precise finalità strategiche:
definire la direzione scientifica della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti perché sviluppi il suo ruolo di capofila della rete delle Biblioteche Comunali della provincia di Macerata e di Polo Marche Sud del sistema bibliotecario regionale;
guidare la rete museale di Macerata Musei integrando i diversi sistemi di gestione e in dialogo con le realtà museali private, dalla Collezione d’arte di Palazzo Ricci al Museo della Scuola di Unimc al Museo della Tela, sviluppando la gestione dei nuovi spazi museali come il Museo di storia naturale, il Museo del Risorgimento, il percorso museale degli Orientalisti;
guidare il rilancio del Sistema museale provinciale come necessario sistema integrato sul territorio della Marca Maceratese;
sviluppare una politica di conservazione e valorizzazione del patrimonio d’arte attraverso la realizzazione di depositi attrezzati, di mostre e progetti espositivi sostenibili, volti alla conservazione e allo sviluppo del patrimonio d’arte, agli investimenti strutturali, alla conoscenza e al coinvolgimento stabile delle scuole, delle università, delle associazioni, della comunità cittadina.
Investire sullo sviluppo della rete di Macerata Musei e la realizzazione di nuovi musei sulla base del modello gestionale innovativo e plurale, già sperimentato con successo nei Musei civici di palazzo Buonaccorsi, e capace di mettere insieme impresa pubblica, impresa privata e terzo settore, con:
il completamento del nuovo Museo di Storia Naturale e dell’annesso Parco Scientifico ai Giardini Diaz pubblici, un processo di riqualificazione dell’area e valorizzazione come luogo d’incontro e spazio didattico, dando continuità al progetto già preparato dall’Istituzione Macerata Cultura;
il completamento del Museo del Risorgimento nella sede della Biblioteca Comunale Mozzi Borgetti, dando continuità al progetto già preparato dall’Istituzione Macerata Cultura
il percorso museale, già presso la Biblioteca Mozzi Borgetti, dedicato agli Orientalisti, padre Matteo Ricci e Giuseppe Tucci. Opportunità di promozione della città, di conoscenza della sua storia, e di stimolo alla sua valorizzazione con la realizzazione del festival del Viaggio, una nuova opportunità anche turistico legato anche al Museo della Carrozza;
una ricostruzione funzionale dell’area archeologica come teatro antico, attraverso modalità innovative e tecnologiche per sviluppare la capacità di attrazione turistica ma anche la possibilità di svolgere performance recuperando la funzione originaria, sul modello del parco archeologico di Siponto;
l’Ecomuseo di Villa Ficana come centro di sviluppo sulle tradizioni della civiltà rurale e sulla bioedilizia della case di terra cruda, motore di progetti culturali di tutto il quartiere, in collegamento con l’Istituto Confucio e il collegio universitario, nonchè centro di un percorso che lega l’ecomuseo con il parco di Villla Lauri e il parco del Sasso d’Italia attraverso una pista ciclabile che attraversa un museo a cielo aperto della sostenibilità.
Città creativa
Città che legge
Investire sulla Biblioteca comunale Mozzi Borgetti, sviluppando lo spazio esterno e la terrazza interna come public library all’aperto, ampliando gli orari di apertura e rafforzandone il ruolo di polo del Sistema Bibliotecario Provinciale e capofila della Rete delle Biblioteche Comunali del territorio, prevedendo anche un bando pubblico per il ruole di direzione.
Sviluppare le biblioteche di quartiere come piccole succursali della Biblioteca Mozzi Borgetti utilizzando le donazioni e i fondi librari in eccesso.
Investire sulla filiera del libro e dell’editoria rafforzando le esperienze e i festival dedicati a questo settore quali: la fiera regionale Marche Libri, il festival Ratatà, il festival Libriamoci, il festival Macerata Racconta, il progetto Nati per Leggere.
Mantenere il riconoscimento ministeriale di Città che legge e i legami con la rete relativa rete nazionale.
Città della musica
Rafforzare la Scuola Civica di Musica e la Rete di attività musicale dall’infanzia all’età adulta come strumento essenziale per la crescita armonica e per il benessere sociale diffuso con un impegno forte per una Rete dei cori e delle orchestre che sia gratuita per le famiglie di fasce di reddito più basse, in particolare l’Orchestra dei Bambini e dei Giovani El Sistema, a Macerata dal 2013 e che oggi accoglie più di 100 bambini e ragazzi.
Sviluppare un programma di Nati per la Musica che coinvolga i bambini, i nidi d’infanzia e le scuole.
Rafforzare e sostenere, oltre alle eccellenze come il Macerata Opera Festival e Musicultura, gli altri festival e rassegne dedicati a questo settore quali: Rassegna Nuova Musica, Festival del folklore, Jazz, Appassionata.
Città dei teatri
Rafforzare la rete dei teatri attraverso l’istituzione di un nuovo modello di governance del sistema teatrale che preveda la direzione artistica e la gestione integrata della programmazione e della produzione dello spettacolo dal vivo nei teatri della città, dal Teatro Lauro Rossi al Teatro Don Bosco, al teatro antico di Helvia Recina, il teatro di strada, il teatrino di Villa Potenza, i teatrini di quartiere, il teatro all’aperto della “Terrazza dei popoli”, allo scopo di rilanciare le attività teatrali tanto diffuse in città: da quelle professionali a quelle amatoriali e dialettali, da quelle per bambini a quelle delle scuole e degli adulti, in collaborazione con i festival e le compagnie teatrali della città, con nuovi modelli più efficienti di comunicazione, di sviluppo del pubblico, di ricerca di nuove risorse, e in stretta rete con le grandi istituzioni marchiginae, Amat e Consorzio Marche Spettacolo.
Città dei festival
Macerata ha una ricca programmazione di festival che occupa tutto l’anno e che nell’ultimo decennio è aumentata quantitativamente e qualitativamente, dando vita a vere e proprie esperienze di cooperazione.
I festival oltre ad essere un significativo strumento di produzione creativa, sono una importante occasione di investimento per lo sviluppo economico della città, dato sottolineato da tanti studi di settore che dimostrano come 1 euro investito è un moltiplicatore economico fino a 1,8 di ricchezza. A questo scopo è necessario:
migliorare il sistema di programmazione dei festival e delle rassegne attraverso convenzione pluriennali con i soggetti attuatori, che consentano di stabilire una programmazione certa e puntuale già a inizio anno, con una comunicazione e promozione efficace di un calendario annuale dell’attività culturale legata agli eventi cittadini, almeno i più importanti;
rafforzare i festival e le rassegne con progetti di internazionalizzazione, legami con le reti nazionali delle città dei festival e le fiere di settore, da Macerata Opera Festival, a Musicultura, Macerata Racconta, Overtime, Festival dell’illustrazione per bambini Libriamoci, Ratatà Festival. Festival del fumetto e dell’illustrazione, Artemigrante, Utovie, Festival del Folklore, Festival Jazz, Rassegna Nuova Musica, Scarabò, Appassionata, Licenze poetiche;
Cultura per un turismo sostenibile
La Cultura per un Turismo sostenibile
Macerata capofila della Marca Maceratese – MaMa come guida del distretto turistico per la promozione integrata.
Un impegno su cui la città deve investire con energia mettendo a disposizione risorse economiche e umane stabili attraverso il necessario potenziamento dell’ufficio turismo del Comune di Macerata, la sinergia con le politiche regionali, il rafforzamento dei servizi territoriali di Tipico.Tips, la rete con le imprese del turismo e il settore di ricettività del territorio.
Sviluppare il ruolo strategico dei Cammini Lauretani come infrastruttura culturale e turistica, e Macerata come tappa di un sistema di cammini ciclopedonali regionali e nazionali, all’interno dell’Atlante nazionale dei Cammini. A questo scopo occorre favorire lo sviluppo di infrastrutture dell’accoglienza, b&b diffuso e marketing territoriale.
Consolidare le relazioni internazionali con investimenti annuali per garantire sviluppo di progetti europei e internazionali, in particolare con le città gemellate: Weiden, Floriana, Girocastro, Yssy le Moulineaux, fino all’importante relazione con Taicang per lo sviluppo di una “via della seta” privilegiata che coinvolge scuole, università, sport, cultura, imprese. Rilanciare la Festa dell’Ospitalità quale occasione per riflettere sul valore delle relazioni tra i popoli.
Nuovo impulso ai quartieri
Riaprire le circoscrizioni di quartiere con la disponibilità un budget annuale per la progettazione di attività e piccole manutenzioni delle aree verdi.
Realizzare spazi sociali in ogni quartiere: piazzette, panchine, aree verdi, percorsi benessere, anfiteatri per spettacoli, biblioteche di quartiere.
Sviluppare progetti di comunità per una maggiore abitabilità del quartiere su cui avviare progetti di crowdfunding.
Sostenere le botteghe di prossimità con progetti di marketing per la promozione del commercio al dettaglio.
Valorizzare i sapere e le competenze della Terza Età con la creazione di “reti di prossimità” con l’apporto degli Enti del Terzo Settore
La città dei bambini, delle bambine e degli adolescenti
Realizzazione di un nuovo nido d’infanzia con il modello degli agrinido in un’area verde della città che vada a integrarsi con il sistema dei nidi d’infanzia comunali, oggi 6 nidi, e favorisca lo sviluppo dell’integrazione 0-6 anni come percorso di crescita strutturale in città.
Stipulare un patto di comunità con le scuole per sviluppare investimenti e progetti mirati a consentire l’efficacia della didattica, lo sviluppo della comunità educante, gli investimenti sull’edilizia scolastica attraverso la coprogettazione degli spazi e delle aule verdi.
Promuovere un Assessorato per le politiche sui minori, che garantisca la governance integrata per rispondere ai bisogni di inclusione, di cura, di sviluppo, di pianificazione urbanistica, senza frammentazioni tra competenze d’ufficio, e coordini un progetto culturale e sociale integrato che metta insieme biblioteche, musei, parchi, teatro, scuola civica di musica, i festival della città, le associazioni, le istituzioni, a sostegno del compito educativo delle famiglie e dell’offerta formativa delle scuole.
Istituire l’Osservatorio per l’Infanzia e gli Adolescenti insieme al Terzo Settore e alle realtà istituzionali della città come strumento per ascoltare i bisogni dell’infanzia e dell’adolescenza e formulare proposte strategiche.
Terzo settore, accessibilità e nuove povertà
Terzo settore
Istituire tavoli tematici permanenti in ogni settore sociale, culturale, educativo, istituzionale per co progettare la vita della città.
Rilanciare i Patti di Collaborazione come pratiche di cogestione, responsabilizzazione e cittadinanza attiva.
Accessibilità come metodo
Garantire il rispetto delle linee guida della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità in ogni scelta dell’Amministrazione al fine di consentire alle persone con disabilità di vivere in maniera indipendente e di partecipare pienamente a tutti gli ambiti della vita.
Sulla base del principio dell’eguaglianza, garantire a tutti l’accesso all’ambiente fisico, ai trasporti, all’informazione, alla comunicazione, superando le barriere fisiche, linguistiche, culturali.
Sviluppare percorsi individualizzati per garantire l’inserimento sociale e professionale di ogni persona con disabilità attraverso borse lavoro, tirocini, progetti speciali, assistenza domiciliare, scolastica, educativa, che permettano a ciascuno di sviluppare liberamente il proprio progetto di vita.
Nuove povertà come sfida
Rafforzare il sistema dell’accoglienza dei rifugiati e delle persone migranti attraverso i progetti di accoglienza diffusa nelle famiglie, i percorsi di inclusione e di formazione, la sinergia con il terzo settore.
Costituire un tavolo di lavoro permanente con le realtà sociali del Terzo Settore, delle Imprese e delle Istituzioni, per un progetto stabile di cura verso i nuovi poveri, per creare percorsi di assistenza e percorsi individualizzati di sviluppo dell’autonomia e di reinserimento.